L’implementazione clinica del farmaco anti-HER2 a somministrazione orale neratinib, ha rappresentato uno dei primi avanzamenti nel trattamento delle pazienti con tumore mammario HER2+, operato, dopo il completamento delle terapie standard a scopo curativo. La somministrazione di neratinib per un anno, nelle pazienti positive ai recettori ormonali che hanno completato la terapia adiuvante a base di ...
Categoria: Letteratura
Profiling molecolare nel tumore metastatico, il SAFIR02-BREAST
L’idea dello studio SAFIR02 è quella di comprendere se una strategia di profiling molecolare possa apportare un beneficio tangibile nel trattamento del tumore mammario metastatico. Lo studio è centrato sull’idea che il tumore mammario può presentare una serie di mutazioni che possono essere colpite con terapie a bersaglio molecolare. Questo si era ben evidenziato nell’esercizio...
Resistenza ai farmaci anti-HER2 nel tumore mammario, il caso MAPK
Tra le novità più intriganti dell’ultimo San Antonio Breast Cancer Symposium del 2021, si annovera doverosamente e meritatamente un interessante lavoro sui meccanismi di resistenza agli agenti anti-HER2, nel tumore mammario. La dottoressa Ferraro, già oncologa italiana di Milano (IEO) ed ora al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, ha presentato in seduta...
Programmi di prevenzione oncologica, l’investment case dell’OMS
Investire in programmi di prevenzione e cura del cancro è sempre un grande sforzo. Lavorare per persuadere i governi a investire nella prevenzione e cura del cancro è oggigiorno inevitabile, ma non è sempre scontato. Altrettanto, sviluppare modelli che quantifichino quanto un investimento in politiche sanitarie oncologiche possa impattare sulla salute pubblica, il progredimento sociale...
EMERALD, è tempo di riconsiderare il disegno degli studi di fase 3?
Dopo un intervallo di impazientissima attesa sono stati presentati i dati dello studio randomizzato di fase 3 che testava un nuovo agente ormonale nel trattamento del tumore mammario metastatico ER+ ed HER2-negativo. Lo studio EMERALD è una sperimentazione che mette a confronto la nuova molecola endocrina di tipo SERD (selective estrogen receptor degrader) elacestrant con...
Pandemia da COVID19 e tumore mammario, che succederà nel prossimo futuro?
Con l’inizio della pandemia, l’urgenza di definire criteri di prioritizzazione ha quasi sin da subito mortificato i programmi di prevenzione oncologica. Con l’accendersi sempre più cospicuo di focolai, abbiamo assistito nel corso di ondate pandemiche, ad un sopimento sempre più consistente dei programmi di screening mammografico – e come nel torpore dopo una siesta di...
Prendersi cura delle donne con tumore mammario, questione di “cuore”
Le donne con tumore mammario sono soventemente sottoposte a trattamenti multi-modali e multi-disciplinari, per ottimizzare le probabilità di cura. Tali trattamenti includono chemioterapia, agenti ormonali, e terapie biologiche ed immunitarie. I trattamenti oncologici per la cura del tumore mammario possono implicare alcune tossicità persistenti, che si esprimono o peggiorano con gli anni, peraltro impattando sulla...
Antracicline nella terapia adiuvante del tumore mammario HER2-negativo
Esistono dei dibattiti in oncologia mammaria che non si spengono mai. Sono gli evergreen, che hanno ondate e ri-ondate periodiche. Tra di esse, sicuramente la discussione intramontabile sul ruolo delle antracicline nel setting curativo. L’opportunità di offrire una chemioterapia con taxani e senza antracicline è stata testata in numerosi studi, che hanno più o meno...
Tumori lobulari della mammella, ruolo della chemioterapia adiuvante
I tumori lobulari della mammella rappresentano un’entità istologica ben definita, tra le neoplasie mammarie. Essi si descrivono fino al 10% di tutte le diagnosi.(1) Nella maggior parte dei casi, i tumori lobulari appaiono come neoplasie ben differenziate, ad alta espressione per i recettori ormonali per estrogeni e progesterone, e non HER2-amplificati. Solamente in un sottogruppo...
De-escalation del trattamento adiuvante per le pazienti con tumore mammario HER2+: back from ESMO21
De-implementare un trattamento che ha rivoluzionato il paradigma di cura del tumore mammario è sempre controverso, e crea resistenze cognitive avverse al cambiamento. Non è bastato il risultato inoppugnabile (più o meno) dello studio randomizzato, di non-inferiorità, di fase 3 PERSEPHONE, per convincere i clinici che 6 mesi di trastuzumab adiuvante siano equivalenti a 12...