Il mantenimento dell’intensità e della densità di dose nei trattamenti oncologici ha un significato prognostico, con un valore particolarmente amplificato nel setting curativo di malattia. Lo stesso vale per il trattamento con neratinib, un inibitore di HER2, che ha dimostrato di impattare sugli outcome di sopravvivenza, in donne che hanno completato le terapie adiuvanti standard,...
Categoria: Letteratura
Un farmaco target per il trattamento adiuvante in pazienti con mutazione germinale di BRCA
All’ultima edizione del meeting annuale della Società di Oncologia Clinica Americana (ASCO), sono stati presentati per la prima volta i dati dello studio OlympiA. Lo studio di fase 3 randomizzato OlympiA ha arruolato i pazienti con tumore mammario HER2-negativo ed una mutazione germinale del gene BRCA1 o 2, di significato patogenetico.(1) I pazienti sono stati...
Tempistiche nel definire il priority-setting, gli screening oncologici non vanno messi in secondo piano
Con l’avanzare dell’ondata pandemica, le decisioni cliniche ed organizzative sono state molto difficoltose, necessitate dall’affaccendamento a rinvenire soluzioni rapide ed efficienti per fronteggiare la pressione sanitaria – definendo criteri di priorità per il mantenimento di alcuni servizi oncologici. Come sempre, i primi servizi ad essere sacrificati sono stati quelli della prevenzione prima e secondaria (screening)...
La saga della capecitabina post-neoadiuvante nel tumore triplo-negativo
Non ce lo saremmo aspettati fino a qualche anno fa, che un chemioterapico relativamente ‘vecchio’ potesse per lungo tempo mettere in ginocchio, nel dubbio, gli oncologi di tutto il mondo. Molti assunti, invero, e molte interpretazioni. L’introduzione della capecitabina nel setting post-neoadiuvante l’abbiamo accettata un po’ a capo basso, perché in fondo nel contesto di...
Nuovi dati sulle signature genomiche nelle donne premenopausali con tumore mammario operato: è ancora una questione di interpretazione?
A inizio marzo 2021 sono stati resi noti i dati di update dello studio randomizzato MINDACT (EORTC 10041/BIG 3-04), la sperimentazione che aveva supportato l’approvazione della signature genomica MammaPrint, nella definizione prognostica delle pazienti con tumore mammario iniziale, negativo ad HER2 e positivo ai recettori ormonali. (1,2) In questo studio, poche pazienti presentavano metastasi linfonodali...
Antracicline o sali di platino nel trattamento neoadiuvante del carcinoma mammario triplo-negativo?
Il dibattito sui Sali di platino nel trattamento neoadiuvante del tumore triplo-negativo della mammella, pur all’avanzare di trattamenti innovativi e nuove molecole all’orizzonte, sembra essere un evergreen dell’oncologia. Ci si è a lungo chiesti se l’intensificazione del regime neoadiuvante con i Sali di platino, al backbone di antracicline (ciclofosfamide) & taxani potesse fare la differenza...
Vaccino per il COVID19 nelle donne con tumore mammario: avanti, in sicurezza!
Il dibattito sull’efficacia e la sicurezza di nuovi farmaci non è mai stato così acceso come per i vaccini contro il COVID19. (1,2) Con l’iniziale esclusione/ scarsa inclusione dei pazienti oncologici negli studi approvativi dei vaccini, l’esitazione iniziale scaturiva innanzitutto dalla scarsa conoscenza dell’efficacia nell’indurre una risposta immunitaria protettiva in questo gruppo. Pur inizialmente prioritizzati...
Novità in tema di terapia endocrina adiuvante negli uomini con tumore della mammella: inibitori delle aromatasi sì o no?
Il tema della terapia endocrina negli uomini con tumore mammario è stato a lungo dibattuto, soprattutto per i risultati discrepanti riportati in letteratura. (1) Il tumore della mammella nell’uomo è una neoplasia rara, ed indubbiamente la decisione terapeutica nel setting precoce soffre dall’assenza di studi controllati randomizzati: ancora perplimenti ma condizionanti sono i risultati discrepanti...
Screening del tumore al seno nelle persone transgender: chi, quando e come?
L’implementazione di programmi di screening per la prevenzione secondaria del tumore mammario ha impattato positivamente sull’aspettativa di vita delle donne – per l’opportunità di avere diagnosi sempre più precoci ed in uno stadio di malattia curabile. (1) Generalmente, i piani di screening per tumore mammario sono basati sul sistema di partecipazione su chiamata, nel contesto...
Tumore della mammella ER-low-positive: una nuova entità oppure un revival?
L’espressione di recettori ormonali per estrogeni (ER) nel carcinoma mammario definisce indubbiamente una connotazione prognostica, ed indica quasi inevitabilmente l’indicazione ad una terapie endocrina complementare. (1) L’assessment recettoriale di ER è espletato classicamente con metodiche di immunoistochimica, con criteri di definizione dei range di positività e di esclusione dei casi falso-positivi dettati dalle agenzie internazionali,...