Nuovi dati sull’utilizzo nel setting precoce del neratinib come terapia adiuvante estesa sono stati presentati all’ultimo meeting di St. Gallen, tenutosi quest’anno su piattaforma online. Sono stati presentati i dati finali della sopravvivenza globale dello studio approvativo ExteNET, che aveva definito il ruolo del neratinib a conclusione della chemioterapia, quindi di un anno di terapia...
Categoria: Letteratura
Le ultime news su neratinib dal San Antonio Breast Cancer Symposium 2020
Neratinib è un inibitore di HER2 a somministrazione orale, approvato negli Stati Uniti sia per l’utilizzo nella terapia adiuvante sia metastatica delle pazienti con tumore mammario positivo ad HER2 ed in Europa per il setting adiuvante, dopo trastuzumab, nelle pazienti che esprimono anche i recettori ormonali. Lo studio registrativo ExteNET, a 5 anni di follow-up,...
Che ne facciamo degli inibitori delle chinasi ciclina-dipendente 4 e 6 nel setting adiuvante del tumore mammario, ora? Nuovi dati, a complicare i fatti…
Tanti dubbi ancora perseverano nella definizione di un ruolo preciso degli inibitori delle chinasi ciclina- dipendente 4 e 6 nel trattamento di uomini e donne con tumore mammario ormono- positivo ed HER2- negativo, nel setting precoce. All’ultimo meeting della Società Europea per l’Oncologia Medica (ESMO), erano stati presentati i dati di beneficio adiuvante del farmaco...
A che punto siamo con le strategie di prevenzione e controllo del tumore mammario nei piani nazionali di oncologia?
La definizione di una strategia per il controllo del cancro, in intesa con i piani di promozione e preservazione della salute a livello nazionale, è strumentale per risultare in un impatto sulla salute delle persone. In accordo all’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un piano nazionale di controllo del cancro è una strategia organizzata che...
Screening mammografico per la diagnosi precoce del tumore mammario: quanto serve e perché è imperativo ripartire
Nel dicembre 2020, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha pubblicato le nuove stime del burden oncologico globale. (1) Si stima che nel 2020, il numero di nuove diagnosi di cancro sia aumentata a 19.3 milioni, con 10 milioni di decessi per patologie oncologiche. In concreto, una persona su 5 ha un rischio di...
Comorbilità psichiatriche nelle donne con diagnosi di tumore della mammella, come cambia la gestione oncologica?
Le donne con tumore mammario che presentano comorbilità psichiatriche possono avere un diverso approccio e reazione alla diagnosi di cancro e nella decisione condivisa dei trattamenti oncologici. Un recente studio della Yale University ha analizzato il pattern di decisione clinica delle pazienti con tumore mammario e comorbilità psichiatriche, in merito al tipo di chirurgia oncologica...
La partecipazione dei pazienti agli studi clinici oncologici, una questione di “volere” o “potere”?
La partecipazione dei pazienti ai trial clinici è vitale per l’avanzamento delle conoscenze oncologiche, ed il miglioramento delle opzioni terapeutiche. Il contesto ottimale per saggiare l’efficacia e la sicurezza di nuovi farmaci è quello degli studi clinici, in un contesto sperimentale controllato ed eticamente integro. Meglio, se consolidato in studi clinici randomizzati e controllati. È...
Strategie di mantenimento con un regime terapeutico de-intensificato nella prima linea metastatica per le pazienti con tumore mammario, nuove evidenze dall’Oriente
La scelta di una terapia di mantenimento nelle pazienti con tumore mammario, dopo chemioterapia primaria, è un argomento molto dibattuto. Pur basato su evidenze sino ad ora labili, il consensus di esperti concorda sull’offrire una opzione di mantenimento con un regime de- intensificato, sia con endocrino- sia con chemio-terapia, nelle pazienti che ricevono una chemioterapia...
Nella scelta della terapia adiuvante per le pazienti con tumore mammario endocrino-responsivo, vince l’approccio costruito intorno al paziente
L’ultima edizione del San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) ha riacceso la discussione intorno all’ utilità clinica delle signature genomiche per guidare la scelta della terapia adiuvante nelle pazienti con tumore mammario ormono-responsivo e negativo ad HER2. L’approccio a questa discussione è spesso conflittuale: da una parte gli “aut aut” -isti, avversativi per natura, che...
Trastuzumab in monoterapia come trattamento adiuvante per il tumore mammario HER2-positivo: pazza idea?
L’utilizzo del trastuzumab in monoterapia od in combinazione con la terapia endocrina, senza chemioterapia, è sovente una opzione terapeutica per i pazienti con tumore mammario avanzato, positivo al recettore HER2.1 Tuttavia, ad oggi, l’indicazione del trastuzumab in monoterapia senza chemioterapia nel trattamento adiuvante del tumore mammario non è generalmente accettata, in assenza di dati robusti...